Cosa puoi fare grazie al GDPR per evitare lo spam nella tua casella di posta elettronica.
Vuoi per comodità, vuoi per questioni di tempo, hai l’abitudine di acquistare tutto ciò di cui hai bisogno online. E in questi anni ti sei iscritto a innumerevoli newsletter… Oppure sei stato iscritto in automatico dagli e-commerce!
Immaginiamo che la tua casella email sia strapiena di spam, ovvero messaggi pubblicitari indesiderati e soprattutto non richiesti.
Ora, grazie al GDPR, ovvero il Regolamento generale sulla protezione dei dati, puoi mettere fine all’email spam.
Ma che cos’è nello specifico il GDPR e in che modo può bloccare la ricezione indesiderata di posta elettronica?
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Che cos’è il GDPR e quali sono le sue disposizioni nell’ambito dell’email spam
Il Regolamento generale sulla protezione dei dati è il risultato di 4 anni di deliberazione dell’Unione Europea.
Tale regolamento ha lo scopo di dare ai cittadini un maggiore controllo sui loro dati personali. Grazie al GDPR, le aziende non possono più detenere i dati delle persone senza il loro esplicito consenso e non possono più contattare le persone con e-mail di marketing a meno che non lo abbiano scelto esplicitamente.
Dopo l’approvazione del GDPR tutti abbiamo ricevuto una valanga di e-mail da parte delle aziende che tentavano disperatamente di ottenere un consenso esplicito.
Fortunatamente molte aziende hanno mandato mail con la formula “Clicca qui se desideri ricevere le nostre newsletter”, piuttosto che “Devi cancellarti o continueremo a mandarti e-mail”.
Questo significa che abbiamo potuto cancellare la maggior parte delle email GDPR ricevute senza nemmeno aprirle e contemporaneamente dire addio per sempre alle email di marketing. Questo ha anche diminuito la possibilità di scaricare qualsiasi virus cliccando su link fittizi di “unsubscribe”.
Per la maggior parte di noi l’assalto di e-mail si è ormai stabilizzato.
Tuttavia, sappiamo tutti che ce ne sarà sempre una: quella società che continua a inviarci e-mail quando non ci siamo iscritti, quell’azienda di cui non abbiamo mai sentito parlare, che ci sta contattando.
C’è molta confusione su cosa fare se stiamo ancora ricevendo spam, come fermare lo spam e quali sono i passi successivi se si sta davvero spingendo troppo oltre. Ecco i nostri consigli su come gestire lo spam post-GDPR.
1) Cancellati manualmente dalle e-mail di marketing spam.
Se ricevi e-mail da un’azienda da cui non desideri assolutamente riceverle, o che magari ti ha stufato perché ne invia troppe, devi utilizzare il link di annullamento dell’iscrizione.
Solitamente tale link si trova in fondo al messaggio testuale (spesso scritto in caratteri piccolissimi).
La frase standard è la seguente: “Non vuoi più ricevere email come questa? Clicca qui per cancellare l’iscrizione”. Solitamente devi solo fare click e il gioco è fatto; in altri casi ti verranno richiesti i motivi della disiscrizione.
Attenzione però: l’annullamento dell’iscrizione spesso non è proprio immediato, in quanto l’invio di alcune mail è già stato programmato. È possibile che tu ne riceva ancora qualcuna per circa 10 giorni.
2) Contatta l’azienda che ti invia mail spam.
Se hai cancellato le email ma le ricevi ancora, dovresti contattare l’azienda e chiedere loro di fermarsi, conservando una copia di tutta la corrispondenza.
Infatti i vari messaggi ti serviranno qualora avessi bisogno di effettuare una segnalazione, di cui ti parleremo nel prossimo paragrafo.
3) Segnalare l’azienda al Garante per la protezione dei dati personali.
Se hai completato i passaggi precedenti e stai ancora ricevendo e-mail indesiderate, dovresti andare avanti e contattare il Garante per la protezione dei dati personali.
Segnalare le e-mail di spam al Garante è un processo semplice che richiede pochi minuti.
Ecco come fare:
- Segui questo link: https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/4535524
- Scarica il modello di reclamo e compilalo in ogni sua parte.
- Sottoscrivi il modulo. In alternativa puoi farlo sottoscrivere da un avvocato, un procuratore, un organismo, un’azienda o un’associazione senza scopo di lucro. Se la sottoscrizione è da parte di terzi devi allegare anche una procura (ovvero una delega) insieme a tutti i documenti utili per il reclamo.
- Puoi consegnare il reclamo a mano presso gli uffici del Garante (in Piazza Venezia, 11 – 00187 Roma), tramite raccomandata A/R presso lo stesso indirizzo oppure tramite PEC all’indirizzo protocollo@pec.gpdp.it. Allega sempre un documento di riconoscimento (sia tuo che dell’eventuale delegato).
Quali informazioni allegare al modulo per il Garante per la protezione dei dati personali?
Se hai necessità di segnalare un’azienda al Garante per la protezione dei dati personali, devi fornire le seguenti informazioni:
- La dichiarazione in cui affermi che la tua residenza abituale o il luogo in cui si lavora è l’Italia o che l’Italia è lo Stato in cui si è verificata la presunta violazione;
- Gli estremi identificativi dell’azienda che ha presumibilmente violato i tuoi dati (ovvero il titolare del trattamento);
- Gli estremi identificativi del responsabile del trattamento (se è noto);
- La descrizione dei fatti e delle circostanza della violazione. A tal proposito puoi allegare i messaggi e le richieste di annullamento dell’iscrizione precedentemente ignorate dall’azienda.
In conclusione.
Oggi ti abbiamo esposto i 3 passaggi che puoi seguire se desideri annullare la sottoscrizione alle email di marketing e anche cosa fare in caso di violazione.
Grazie al GDPR i tuoi dati personali sono fortemente tutelati, ma è possibile che qualche azienda faccia la “furbetta” e continui a inviarti mail nonostante le tue richieste di annullamento.
Fortunatamente le organizzazioni che violano i dati sono poche, ma è bene sapere come tutelarsi!